AWAY- LA SERIE PER GLI AMANTI DELLO SPAZIO



Gli appassionati di Astronomia non possono certamente perdere questa serie tv targata Netflix. 
Emma Green (Hilary Swank) è una astronauta con una grande esperienza alla NASA, che intraprende un viaggio in qualità di comandante, verso Marte. Una missione ambiziosa, forse la più ambiziosa, a lei e alla sua squadra il compito di realizzare il sogno più grande in termini di conquista dello spazio. Tuttavia i problemi sono sempre dietro l'angolo, interni all'astronave ed esterni, lasciati a migliaia di km sulla terra. Emma è, infatti, un'astronauta di valore, ed è anche una madre e una moglie e si trova a combattere per affermarsi sul lavoro senza sensi di colpa per aver abbandonato la famiglia. Destino infausto di tutte le donne, purtroppo. 



Emma Green e la sua famiglia


LA FORZA DEL RACCONTO 


Ma dov'è la forza di questo racconto, che lo fa essere un prodotto di qualità? Proprio il modo di raccontare questa emancipazione. Che viene posta su un piano di normalità, Emma è più adatta rispetto al marito per intraprendere questo viaggio, l'uomo può tranquillamente gestire la figlia adolescente e rispettare, anzi spronare la moglie e la sua scelta, i colleghi di Emma la considerano il loro comandante e lei da tale si comporta, anche quando la debolezza e la nostalgia sembrano prevalere su di lei.
Non poche sono infatti le grane che Emma deve affrontare , prima fra tutte cercare di instaurare armonia in un team variegato che fa fatica ad avere fiducia l'uno nell' altro. I suoi colleghi sono eccellenze che vengono da diverse parti del mondo, Russia, Cina, India e Inghilterra. 
Mark Ivanir è il russo Misha, il più diffidente che mette a repentaglio la missione con i suoi improvvisi problemi di salute, la cinese Lu (Vivian Wu) gelida astronauta che nasconde le sue verità, Kwesi (Ato Essandoh- Django Unchained) esperto di botanica e molto meno di spazio e profondamente religioso e Ram (Ray Panthaki) il medico del gruppo più vicino al comandante. Inevitabilmente i sentimenti e il privato di ognuno irrompono nella narrazione, a volte a discapito dell'action che perde un po' di forza per recuperarla negli ultimi due episodi conclusivi.  


La prova di Hilary Swank è stata magistrale, due premi Oscar alle spalle e numerose donne forti raccontate sul grande schermo, Emma Green in Away non fa eccezione. Questo la rende una serie molto riuscita, lo scavo psicologico nel personaggio, un ruolo coerente, complesso e ben realizzato. 
La storia è come se venisse raccontata in due tempi diversi, quello terrestre della figlia Alexis e del marito (Josh Charles) e quello dilatato dello spazio verso Marte. 

La tecnologia aiuta ad aggirare la distanza e a rendere il buio dello spazio un po' più accettabile. Soprattutto nel momento in cui Emma si chiede se sia giusto continuare la sua missione proprio quando la sua famiglia ha più bisogno di lei. Senso di colpa che viene attenuato dalla soddisfazione e l'orgoglio per quello che sta facendo, l'emozione di sentirsi al posto giusto, nonostante tutte le rinunce che comporta.
   La missione è raccontata in modo molto realistico, dai tempi di viaggio, ai problemi sull'astronave e la loro risoluzione, celando una ricerca scientifica di base. 

LA SECONDA STAGIONE?

Purtroppo Netflix al momento non ha intenzione di realizzare una seconda stagione, probabilmente per questioni di budget che aumenterebbe aggiungendo anche il paesaggio marziano a quello dello spazio e dell'astronave, eppure è un vero peccato perchè è un prodotto di grande qualità sotto più punti di vista e come da tempo non si vedeva nel genere della fantascienza. Non ci resta che continuare a sperare e intanto di vedere la prima stagione, ne vale veramente la pena!!

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