CURON É SU NETFLIX!!

Ecco a voi la recensione sulla nuova serie fantasy e thriller italiana targata Netflix!



La serie si presenta molto scorrevole, 7 puntate di circa 50 minuti, piacevoli e accattivanti, tanto da poterla finire in un solo giorno!
E' ambientata a Curon Venosta, un paese di montagna al confine con l'Austria, che si differenzia per un panorama singolare: una diga ha sommerso il paese originario e il vecchio campanile svetta ancora tra le acque di questo lago artificiale.
Il plot si delinea nel corso delle puntate e fino all'ultimo resta un po' inafferrabile, generando possibile confusione nello spettatore.  Dunque, questa serie così nuova e originale per il panorama italiano, può considerarsi un esperimento riuscito? Vediamolo insieme!

Valeria Bilello in Curon

La giovane Anna (una bravissima Valeria Bilello), madre di due gemelli, Daria e Mauro, torna nella sua città natale, Curon, per allontanarsi, in apparenza, dal padre dei suoi figli (semina questa non raccolta particolarmente bene).
A Curon succedono delle cose strane, il padre di Anna, proprietario di un albergo in disuso, non è molto contento di vedere la figlia e i nipoti che non ha mai conosciuto, anzi, li spinge a tornare a Milano prima possibile.
Intanto i due adolescenti, iniziano ad approcciarsi con la realtà che li circonda e a fare i conti con la stranezza di Curon. Improvvisamente Anna scompare e i giovani ragazzi, assieme a due amici, iniziano una ricerca incessante della verità, scoprendo quanto c'è di reale nella leggenda secondo cui, chiunque senta suonare il campanile semi-sommerso, avrà la visita del suo doppio, la parte più oscura di sé che, perfettamente identica, si impossesserà della sua vita. 
Non vogliamo ovviamente spoilerarvi troppo, possiamo però dire con certezza che questa serie contiene in sé tanti sotto temi importanti (omosessualità, bullismo, dispotismo patriarcale, sottomissione) che non vengono a dovere risolti e approfonditi.
Detto questo, non mancano momenti di grande suspense che vi terranno con il fiato sospeso!


          Federico Russo e Margherita Morchio             

Cast eccellente, dagli adulti ai ragazzi (Federico Russo e Margherita Morchio) molto bravi, fotografia veramente valida, aiutata dal panorama già di per sé misterioso e inquietante. Anche la regia di Fabio Mollo per le prime 4 puntate e di Lyda Patitucci per le ultime tre, ha fatto un lavoro sopraffino con la scelta di inquadrature molto ricche di pathos che svelano allo spettatore ciò che sta per succedere nello stesso istante in cui lo scoprono i protagonisiti.
La serie si chiude lasciando spazio a una seconda stagione che ci auguriamo sia ancora più ricca di suspense!



Per noi, dunque, l'esperimento è riuscito, ma qualcosina non ci ha convinti del tutto! Voi che ne pensate? 

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