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É molto difficile riassumere in poche righe una serie tv così corposa come questa, con ben 6 stagioni all'attivo per un totale di 90 episodi da 43 minuti circa, il tutto stando attenti a non fare nessuno spoiler!!
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La serie tv statunitense è un thriller giudiziario che ha avuto largo successo, è infatti difficile trovare qualcuno che non l'abbia ancora vista, d'altronde la produttrice è Shonda Rhimes, vi dice qualcosa questo nome? Eh sì, proprio la stessa produttrice di Grey's Anatomy, come dire... un successo assicurato!
Tutto ruota attorno alla protagonista, l'avvocato Annalise Keating. É una professionista e docente universitaria di successo, ha un marito psicoterapeuta e professore e due collaboratori fidati, Frank e Bonnie. Ogni anno sceglie dei tirocinanti per il suo studio tra gli studenti del suo corso universitario. Nella prima stagione i prescelti sono Michela Pratt, Wes Gibbins, Laurel Castillo, Connor Wlash e Asher Millston. Ogni puntata e di fatto tutta la serie, si sviluppa in un continuo gioco di flashback che anticipano gli ultimi avvenimenti della stagione e ci tengono con il fiato sospeso circa la risoluzione dell'enigma.
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É un susseguirsi spasmodico di presunti colpevoli e colpi di scena che di puntata in puntata aggiungono nuovi elementi e ne scardinano di vecchi.
Un evento tragico sconvolge e coinvolge le vite dei giovani tirocinanti tanto da legare indissolubilmente il loro destino a quello del loro mentore Keating.
Di fatto quell'evento della prima stagione si ripercuoterà su tutte le altre 6 stagioni divenendo il file rouge, o meglio dire "dark", di tutta la serie. Ad ogni puntata, poi, si aggiunge un nuovo caso per lo studio Keating, per la risoluzione del quale i giovani si trovano spesso uno contro l'altro in una lotta perpetua alla conquista del podio: entrare nelle grazie della loro professoressa.
Questo è molto più evidente nelle prime stagioni chè nelle ultime in cui esplode il pentolone che le precedenti stagioni hanno alimentato con indizi, tradimenti, bugie e inganni, con un prevalere, dunque, delle aspirazioni di ognuno, delle vicende personali, dei sentimenti di un gruppo ormai legato anche affettivamente.
@daninseries
Il ritmo serrato delle prime stagioni si perde un po' a ridosso della quarta e la quinta stagione per riprendere, in parte, nella sesta e ultima.
How to get away with a murder, titolo originale che esprime al meglio lo scopo di ogni movimento nella storia, ovvero farla franca dopo aver ucciso, funziona per tanti motivi.
Innanzitutto i casi scelti per ogni puntata sono originali e interessanti, si seguono con piacere tra i flashback e le indagini sull'evento principale.
Annalise Keating e la madre
Gli attori sono tutti eccezionali, ma l'assolutamente degna di nota è Viola Davis nei panni di Annalise Keating, superlativa vincitrice di un Hammy, la prima donna di colore a vincerlo come protagonista. La donna rappresentata è una donna forte, combattiva, che rinasce sempre dalle sue ceneri e sembra avere mille risorse, nonostante il contorno, dunque, indubbiamente un esempio positivo.
E ultimo, ma non ultimo, le tematiche presenti sono di vero spessore e sono trattate in maniera franca, cruda, senza filtri, quali il razzismo, l'abuso sessuale, l'omosessualità e il problema dell'HIV e della sieropositività, la maternità e l'emancipazione da chi ci manipola e ci fa soffrire.
Storie forti che si intrecciano tra loro insieme a un profondo senso della giustizia, basti pensare che nell'ultima stagione Annalise porterà un suo caso davanti alla corte suprema! E per farlo questa serie non si fa mancare nemmeno un crossover con un'altra fuoriserie:Scandal!
Annalise Keating e Olivia Pope
Davvero difficile parlare di questa serie attenti a non fare spoiler e dire il giusto rendendole comunque giustizia. Per noi è una serie imperdibile, nonostante qualche piccola falla qua e là, ma la perfezione si sa, non esiste!
Tenetevi pronti a sorprendervi perchè niente in questa serie accade per caso!!
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