giovedì 30 aprile 2020

18 REGALI di Francesco Amato

Storia di Elisa, che perde la vita a causa di un tumore al seno e come ultima cosa riesce a dare alla luce la sua bambina, Anna,  di cui era incinta quando ha scoperto della malattia. Prima di morire ha pensato, però, a come essere comunque presente nella vita della figlia lasciandole in eredità un regalo da scartare ad ogni compleanno futuro fino ai 18 anni.


Anna, crescendo, inizia ad essere insofferente a questa tradizione, così nel giorno del suo 18° compleanno,  dopo una furibonda lite con il padre Alessio, decide di scappare e girovagare per la città di notte, quando attraversano incautamente, un’auto la travolge. Da qui inizierà un viaggio particolare, per niente scontato, di ricongiunzione tra madre e figlia. 

Film intimo e leggiadro, ci porta amabilmente tra gli intrecci di questa storia dolcissima, facendoci sperare fino all’ultimo un finale che già sappiamo non possa esistere. Anna è una ragazza ribelle, ma è una ribellione più profonda della sua età adolescenziale, è una ribellione intrisa dell’ingiustizia subita ad appena poche ore di vita.  
Attenzione, l’argomento trattato non deve trarre in inganno, si tratta di un film molto solare, dai toni sgargianti e luci calde.



Bellissima caratterizzazione dei personaggi, dal marito Alessio, a cui Elisa fa un po' da madre, all’esuberante amica conosciuta in ospedale, a cui affida Anna per l’insegnamento dell’inglese, e anche perchè vorrebbe che l’amica infondesse alla figlia un po’ del suo spirito combattivo e divertito. Spirito che scopriremo da più adulta, non manca ad Anna e che in realtà ha preso anche dalla sua mamma.
Se volete lasciarvi trasportare dalle emozioni state pensando al film giusto. Inusuale per il panorama italiano, di un cinema così sentivamo la mancanza. La stretta al cuore più forte: scoprire che è un film tratto da una storia vera.

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