La notte degli oscar 2021 si è conclusa e porta con sè conferme e amarezza per la nostra Italia.
Questa edizione è stata la prima in presenza dopo l'inizio della pandemia globale. Tante restrizioni, mascherine e tamponi per tutti, ma anche la prova che con estrema attenzione, forse, tutto si può fare. A introdurre la serata Regina King che ha fatto una breve e incisiva invettiva contro quello che è accaduto a Minneapolis a George Floyd che ha prodotto nei giorni scorsi una insperata ma doverosa condanna al poliziotto che lo ha ucciso.
"So che molti cambiano canale se pensano che stiamo predicando, ma se le cose fossero andate diversamente oggi invece dei tacchi alti mi sarei messa stivali. Sono la madre di un figlio nero e so con quanta paura dobbiamo combattere e non c'è fama che tenga."
Non c'è che dire Regina, Chapeau!
Il Dolby Theatre ha fatto da sfondo all'edizione assieme a una nuova location, la Union States, in cui gli artisti si sono esibiti, mentre altri lo hanno fatto dalle diverse parti del mondo in cui sono rimasti causa forza maggiore. Sul palco ancora una volta nessun presentatore, ma artisti che si sono passati il testimone proclamando i vincitori.
Tornando a noi, nessuna statuetta per l'Italia, nè per il trucco e parrucco e i costumi di Pinocchio, nè per la canzone originale di Laura Pausini Io sì, per La vita davanti a sè, già vincitrice del Golden Globes.
La Pausini si è dichiarata grata di aver potuto vivere questo sogno e questa notte fantastica e noi le crediamo e la invidiamo anche un po'!
La conferma dei pronostici arriva con il miglior film che è NOMADLAND, che conquista altre 3 statuette, miglior regia per CHLOÉ ZHAO, seconda donna e prima asiatica a conquistare il premio, e miglior attrice protagonista con FRANCES McDORMAND, assolutamente eccezionale, al terzo premio dopo Fargo e Tre manifesti a Ebbing-Missouri.
Non così scontato il premio per il miglior attore protagonista che è andato a ANTHONY HOPKINS per The Father, ottantrenne ancora meraviglioso con tanto da dare al cinema.
Miglior attore non protagonista è Daniel Kaluuya per Judas and the black Messiah, mentre per le donne trionfa la sud coreana Yuh-Jung Youn per Minari.
Miglior sceneggiatura originale per Emerald Fennel con Una donna promettente, di cui è anche regista, tenerissima sul palco al settimo mese di gravidanza. L'Oscar per la miglior sceneggiatura non orginale va invece a Florian Zeller e Christopher Hampton per The Father.