mercoledì 10 giugno 2020

UN FIGLIO DI NOME ERASMUS di Alberto Ferrari

Un figlio di nome Erasmus, per la regia di Alberto Ferrari alla sua quarta commedia, ha ottenuto grande successo al suo debutto online durante la quarantena e tornerà in sala dal 1° luglio. Una commedia italiana a tutti gli effetti che ne segue gli espedienti classici senza particolari guizzi narrativi. 




La storia raccontata è quella di quattro amici (Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Daniele Liotti) che si ritrovano dopo anni per il funerale della "fidanzata condivisa" che avevano ai tempi dell'Erasmus in Portogallo. Ma una sorpresa li attende, questa donna ha avuto una figlia da uno di loro e solo il test del DNA può rivelare chi sia il padre. Gli amici, che hanno intrapreso strade diverse tra loro nella vita, si troveranno a fare i conti con le loro differenze e gli imprevisti che il viaggio in Portogallo comporterà. 





Una commedia, dunque, girata tra l'Italia e il Portogallo a metà strada tra il comico e la riflessione. Riporta sullo schermo i canoni comuni dei personaggi della commedia italiana odierna, l'uomo insoddisfatto, l'eterno immaturo, il prete all'antica, tuttavia tutti personaggi che non hanno una vera e propria evoluzione restando per lo più piatti e in generale le conclusioni delle loro vicende appaiono piuttosto scontate e banali. Il personaggio di Paolo Kessisoglu, padre Anselmo, da cui ci si aspetta un guizzo diverso alla fine, ci lascia piuttosto attoniti in decisioni eccessive e forzate. 
Nonostante le debolezze a livello di sceneggiatura, nel complesso è una commedia godibile, senza troppe pretese, con alcuni momenti riflessivi anche di un certo peso.




Ci auguriamo, in ogni caso, che il film abbia lo stesso successo ottenuto online anche sul grande schermo!

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