I nomi di film e protagonisti migliori dell'ultima stagione cinematografica italiana secondo l'Accademia del cinema, sono stati ufficialmente comunicati nella serata del premio David di Donatello.
La 66° edizione si è svolta in ben due location, due sale del Teatro dell'opera di Roma, per via delle restrizioni Anti-Covid che consentono un numero massimo di spettatori per sala, tutti distanziati e dotati di mascherina.
La stagione cinematografica che ci lasciamo alle spalle è stata forse la più complicata per il cinema italiano che ha dovuto applicare protocolli severissimi e dispendiosi per poter riprendere a girare film e fiction con la stessa qualità di sempre. Eppure, come ha sottolineato Piera De Tassis, presidente dell'Accademia, questa è stata la stagione più prolifica del cinema italiano. Sintomo della grande passione e della devozione di chi fa questo mestiere non solo per se stesso, ma per gli altri, perchè ritrovino il piacere di vedere un bel film nonostante la situazione esterna. A questo fa da eco l'appello di Pierfrancesco Favino che ha messo l'accento sull'importanza del cinema a scuola, per quello che può insegnare e non come una semplice perdita di tempo pomeridiana.
Anche il ministro della cultura Dario Franceschini ha voluto sottolineare la difficoltà incontrata dal cinema in questo ultimo anno. "É stato un deserto molto lungo da attraversare, i cinema e i teatri ora sono aperti anche se solo al 50% ma il cinema non si è fermato e i set sono andati avanti, le produzioni hanno continuato."
Veniamo ai premi. Miglior attrice non protagonista Matilda De Angelis, prima premiata emozionata e incredula per L'incredibile storia dell'isola delle rose, come lo stesso conduttore Carlo Conti ha sottolineato questa sembra essere proprio la sua stagione.
Miglior attore non protagonista Fabrizio Bentivoglio, sempre per L'incredibile storia dell'isola delle rose.
Il premio di miglior attrice protagonista va invece a Sophia Loren per La vita davanti a sè, del figlio Edoardo Ponti che l'ha accompagnata sul palco. Standing ovation emozionante per l'ultima vera diva della dolce vita. Sophia commossa, ha manifestato l'emozione di ricevere un premio che nonostante la carriera è uguale alla prima volta risalente a più di 60 anni fa. "Non so se sarà il mio ultimo film", ha detto per poi concludere il suo discorso con una bellissima frase "senza cinema non vivo".
Miglior attore protagonista Elio Germano per Volevo nascondermi, bellissimo biopic sulla vita travagliata del pittore Antonio Ligabue. Germano dedica il suo premio a tutti i lavoratori dello spettacolo, agli artisti, soprattutto a quelli dimenticati. Questo film è stato il vero trionfatore dei David collezionando ben 7 statuette, tra cui miglior regia a Giorgio Diritti e il premio dei premi, Miglior film. Proprio Giorgio Diritti ritirando il premio ha esortato a ricordarsi degli ultimi " a rivedere nel clochard che dipinge la madonnina Antonio Ligabue".
Uno dei momenti più toccanti della serata arriva con il premio alla miglior sceneggiatura che quest'anno è, purtroppo, un premio postumo a Mattia Torre per il film Figli. A ritirare il premio assieme alla moglie del compianto sceneggiatore e regista, la piccola figlia Emma. Con il suo discorso semplice e diretto ha scaldato il cuore di tutti, complimentandosi con il papà che è riuscito a vincere anche se non c'è più. Il suo "bravo papà" ha strappato l'anima a tutti. in particolare al commosso Valerio Mastandrea, protagonista di Figli e molto amico di Mattia Torre.
Miglior sceneggiatura non originale a Marco Pettenello per Lontano lontano di Gianni Di Gregorio, mentre il il miglior regista esordiente è Pietro Castellitto per I Predatori. Il premio al miglior documentario va a Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli.
Altro momento emozionante quello con Enrico Brignano sul palco che ha ricordato il grande Gigi Proietti, in qualità di discepolo e amico.
Per tutta la serata poi il maestro Andrea Morricone, figlio del compianto Ennio, ha riempito il teatro dell'Opera con le note composte dal padre per alcuni dei film più celebri della storia del cinema. Veramente una musica immortale come sarà il ricordo del grande maestro.
David speciale alla sempre eterea Monica Bellucci in collegamento da Sofia che dedica il suo premio alle figlie. I David alla carriera vanno invece a Sandra Milo e a Diego Abatantuono.
Colpo di scena per la miglior canzone originale che non è quella di Laura Pausini come tutti si aspettavano dopo l'esperienza della candidatura agli Oscar, ma Immigrato per il film Tolo Tolo di Luca Medici, alias Checco Zalone, che stupito, in collegamento da casa ha scherzato "se lo sapevo, venivo."
Miglior compositore Gatto Ciliegia contro il grande freddo e Downtown Boys per Miss Marx, film a cui va anche il premio per il miglior produttore e il miglior costumista a Massimo Cantini Parrini.
Miglior direttore della fotografia a Matteo Cocco per Volevo Nascondermi.
I film che ci aspettavamo pluripremiati e invece sono tornati a casa con un po' di amaro in bocca sono Favolacce dei fratelli D'Innocenzo e Hammamet di Gianni Amelio. Ciò nulla toglie a questi due eccellenti prove cinematografiche, veramente da non perdere se ancora non gli avete ancora visti.
Una serata elegante e commovente che come ha detto Piera De Tassis, ha il sapore di un vero miracolo. Il numero delle donne presenti quest'anno è aumentato e come la presidente ha detto, l'anno prossimo dovrà essere ancora di più. Non resta che augurarci una nuova stagione cinematografica brillante ed emozionante.
GLI ALTRI PREMI
DAVID GIOVANI : 18 REGALI di Francesco Amato
MIGLIOR FILM STRANIERO: 1917 di Sam Mendes
MIGLIOR EFFETTI VISIVI: Stefano Leoni e Elisabetta Rocca per L'INCREDIBILE STORIA DELL'ISOLA DELLE ROSE
MIGLIOR MONTAGGIO: Esmeralda Calabria per FAVOLACCE
MIGLIOR SUONO: Carlo Missidenti, Filippo Toso, Luca Leprotti, Marco Biscarini, Francesco Tumminello per VOLEVO NASCONDERMI
MIGLIOR ACCONCIATORE: Aldo Signoretti per MISS MARX
MIGLIOR TRUCCATORE: Luigi Ciminelli, Andrea Leanza, Federica Castelli per HAMMAMET.
MIGLIOR SCENOGRAFIA: Ludovica Ferrario, Alessandra Mura, Paola Zamagni per VOLEVO NASCONDERMI