La serata dei David
si apre con un emozionante omaggio all’Italia che resiste, con l’auspicio che le
nostre strade possano ripopolarsi nuovamente anche di set cinematografici, perché
il cinema vive nel presente e ha la necessità di ripartire.
Vedere Carlo Conti da solo, senza una platea , senza applausi per i
professionisti premiati, fa certamente
effetto e ci ricorda, come se fosse possibile dimenticarlo, il dramma che il
nostro Paese e tutto il mondo sta ancora vivendo e dal quale con fatica stiamo
cercando di uscire.
Le prime parole del conduttore sono per Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida trionfatori nella prima edizione del David, statuetta scelta perché Davide che sconfigge il gigante Golia rappresentava al meglio il cinema italiano che in quegli anni "lottava" contro il colosso cinematografico americano.
Le prime parole del conduttore sono per Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida trionfatori nella prima edizione del David, statuetta scelta perché Davide che sconfigge il gigante Golia rappresentava al meglio il cinema italiano che in quegli anni "lottava" contro il colosso cinematografico americano.
Ha inizio la serata e l’impronta scelta per la conduzione è
da subito chiara, una serie di collegamenti webcam con i protagonisti del
cinema nostrano, catturati nella quotidianità delle loro case, della loro
confort zone, circondati dagli affetti più cari, a cui non avevamo mai (o quasi)
avuto accesso.
Forse è proprio questo il pregio di questa edizione così inusuale per causa di forza maggiore, ovvero il fare a meno del patinato, del glamour, del red carpet, ci fa apprezzare ancora di più il lavoro di professionisti che prima di essere star sono persone, frangibili e a rischio, esattamente come noi dall'altra parte del televisore. E poi, la cosa più importante, il vero protagonista è il cinema, con le sue storie, con quello che ha da dire, da raccontare, da polemizzare e arriva anche a noi spettatori, finalmente.
Come ci aspettavamo, più volte viene menzionato, anche nel discorso del presidente Mattarella, il problema che affligge in questo momento i lavoratori dello spettacolo, la mancanza di lavoro unita alla mancanza di garanzie per il presente e per il futuro e arriva con un emozionante video homemade realizzato proprio dagli stessi artisti protagonisti della serata.
Forse è proprio questo il pregio di questa edizione così inusuale per causa di forza maggiore, ovvero il fare a meno del patinato, del glamour, del red carpet, ci fa apprezzare ancora di più il lavoro di professionisti che prima di essere star sono persone, frangibili e a rischio, esattamente come noi dall'altra parte del televisore. E poi, la cosa più importante, il vero protagonista è il cinema, con le sue storie, con quello che ha da dire, da raccontare, da polemizzare e arriva anche a noi spettatori, finalmente.
Come ci aspettavamo, più volte viene menzionato, anche nel discorso del presidente Mattarella, il problema che affligge in questo momento i lavoratori dello spettacolo, la mancanza di lavoro unita alla mancanza di garanzie per il presente e per il futuro e arriva con un emozionante video homemade realizzato proprio dagli stessi artisti protagonisti della serata.
E’ il trionfo de Il traditore di Marco Bellocchio che
colleziona ben 6 statuette tra cui l’ambitissima al miglior film. Un emozionato
e umile Marco Bellocchio accoglie i premi facendosi portavoce di tutti coloro
che hanno lavorato al suo film, sottolineando quanto il cinema sia un lavoro
collettivo.
Ecco qui tutti i David di Donatello assegnati nell’edizione 2020.
Ecco qui tutti i David di Donatello assegnati nell’edizione 2020.
-MIGLIOR FILM: IL TRADITORE
-MIGLIOR REGIA: MARCO BELLOCCHIO PER IL TRADITORE
-MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: PIERFRANCESCO FAVINO PER IL
TRADITORE
-MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA: JASMINE TRINCA PER LA DEA
FORTUNA
-MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: LUIGI LO CASCIO PER IL
TRADITORE
-MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: VALERIA GOLINO PER 5 È IL NUMERO PERFETTO
-MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: LUDOVICA RAMPOLDI,
FRANCESCO PICCOLO,VALIA SANTELLA, MARCO BELLOCCHIO PER IL TRADITORE
-MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA: MAURIZIO BRAUCCI E PIETRO
MARCELLO PER MARTIN EDEN
-MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE: PHAIM BHUIYAN PER BANGLA
-MIGLIOR PRODUTTORE: GROENLANDIA. GAPBUSTERS, RAI CINEMA,
ROMAN CITIZIEN PER IL PRIMO RE
-MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA: DANIELE CIPRì PER IL PRIMO RE
-MIGLIOR MUSICISTA:ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO PER IL
FLAUTO MAGICO DI PIAZZA VITTORIO
- MIGLIOR CANZONE ORIGINALE: CHE VITA MERAVIGLIOSA DI
DIODATO PER LA DEA FORTUNA
-MIGLIOR SCENOGRAFO: DIMITRI CAPUANI PR PINOCCHIO
-MIGLIOR COSTUMISTA: MASSIMO CANTINI PARRINI PER PINOCCHIO
- MIGLIOR TRUCCATORE: DALIA COLLI, MARK COULIER PER
PINOCCHIO
-MIGLIOR ACCONCIATORE: FRANCESCO PEGORETTI PER PINOCCHIO
- MIGLIOR MONTATORE: FRANCESCA CALVELLI PER IL TRADITORE
-MIGLIOR SUONO: IL PRIMO RE
-MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI: RODOLFO MIGLIARI E THEO
DEMERIS PER PINOCCHIO
-MIGLIOR DOCUMENTARIO: SELFIE DI AGOSTINO FERRENTE
-PREMIO DAVID DELLO SPETTATORE: IL PRIMO NATALE DI FICARRA E
PICONE
-PREMIO DAVID GIOVANI: MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI
Nessun commento:
Posta un commento